Prima della gara, Ikuma Horishima guidava la classifica di moguls con 530 punti.
Strano a dirsi, Mikael Kingsbury occupava la seconda posizione, a quota 500.
I due si sono dati battaglia, come di consueto, e a vincere è stato il canadese volante.
Un successo vano, però, per il re dello gobbe, perché Horishima - benché acciaccato per un problema a un ginocchio - è riuscito ad arrivare secondo, mantenendo così 10 punti di vantaggio su Kingsbury in classfiica, un margine che gli ha consentito di vincere la sua prima sfera di cristallo in carriera.
Il giorno successivo però Kingsbury si è rifatto, e alla grande. Complice anche il forfait di Horishima - che ha deciso di saltare la trasferta in Valmalenco -, il canadese ha dominato la gara di dual moguls, centrando quindi la sua vittoria numero 89 in coppa del mondo e conquistando matematicamente sia la Coppa del mondo di specialità che quella generale, la venticinquesima e la ventiseiesima della sua grande carriera.
Non solo, ad Almaty Kingsbury ha toccato quota 150 gare nel massimo circuito di moguls, come nessun altro nella storia.
Tra le donne invece, altre due vittorie per Jakara Anthony, la dodicesima e la tredicesima: frantumato il record di vittorie in una sola stagione - undici - che apparteneva all’americana Hannah Kearney.
L’australiana era arrivata in Kazakistan già con la matematica certezza di avere vinto sia la Coppa del mondo generale che quella di moguls. E grazie alla vittoria nella gara in parallelo di sabato ha realizzato una storica tripletta, conquistando così anche la sfera di cristallo di dual moguls.
Ad Almaty, Kingsbury ed Anthony hanno ricevuto la sfera di cristallo di moguls.
Ma quelle relative alla classifica generale e al dual moguls verranno consegnate loro sulle nevi dell’Alpe Palù, a Chiesa in Valmalenco.
Una ragione in più, per tutti gli appassionati di sport invernali, per non mancare all’appuntamento.
Articolo a cura di Riccardo Roversi, commentatore per Eurosport-Discovery+ per snowboard e freestyle.